mercoledì 30 giugno 2010

'Onna Rosa



Questa tavola autoconclusiva l'ho disegnata di colpo e di pancia la notte stessa in cui tornammo da Pagani, la festa della Madonna delle Galline, innaffiata di pioggia e di vino e al ritmo di tammorre e castagnette.
La signora a cui è dedicata avrà un'ottantina d'anni, ma dagli occhi scuri sembrerebbe molti di più. Proprio così, non il contrario.

lunedì 28 giugno 2010

Sally



Una canzone di De Andrè, di nuovo, e di nuovo una donna affascinante, descritta nel momento metaforico del suo passaggio alla vita da adulta.



Andai verso il mare senza barche per traversare 

spesi cento lire per un pesciolino d'oro. 

Andai verso il mare senza barche per traversare 

spesi cento lire per un pesciolino cieco. 



Gli montai sulla groppa sparii in un baleno 

andate a dire a Sally che non tornerò. 

Gli montai sulla groppa sparii in un momento 

dite a mia madre che non tornerò. 



Vicino alla città trovai Pilar del mare 

con due gocce d'eroina s'addormentava il cuore. 

Vicino alle roulottes trovai Pilar dei meli 

bocca sporca di mirtilli un coltello in mezzo ai seni.







mercoledì 23 giugno 2010

Suzanne


Credo che Suzanne sia la mia preferita. Sarà che la sento cantare da quand'ero bambina, seppure da una chitarra e una voce decisamente opinabili (quelle di mio padre); sarà che è così intima, chitarra e voce, e il testo così bello. O sarà proprio lei, affascinante e naïve  più di una diva o di una dea.
Insomma, ho un debole per Suzanne.
La canzone originale è ancora una volta di Cohen, ma ancora una volta De Andrè ne ha restituito una cover ancora più bella. La poesia rimane intatta, il testo incredibilmente fedele, e sulla sensibilità, su quella non si discute.
Forse è troppo elegante, con quel vestito da sera, ma nei miei occhi è sempre stata così.
Pare che la canzone fosse dedicata alla moglie di un caro amico di Cohen, Suzanne Verdal, ballerina e coreografa, nella circostanza particolare di un pomeriggio trascorso insieme a bere del the in veranda. Niente ad alto tasso erotico nè una storia d'amore appassionata, solo un incontro platonico sublimato dalla fantasia e dal garbo di un Poeta vero.







E tu vuoi viaggiarle insieme 


vuoi viaggiarle insieme ciecamente 

forse avrai fiducia in lui 

perchè ti ha toccato il corpo con la mente. 



E Suzanne ti da la mano, 

ti accompagna lungo il fiume, 

porta addosso stracci e piume 

presi in qualche dormitorio 

il sole scende come miele 

su di lei donna del porto 

e ti indica i colori 

tra la spazzatura e i fiori 

scopri eroi tra le alghe marce 

e bambini nel mattino 

che si sporgono all'amore 

e si sporgeranno sempre 

e Suzanne regge lo specchio. 



martedì 22 giugno 2010

It seems so long ago, Nancy


Questa è dedicata alla canzone di Leonard Cohen di cui De Andrè ha fatto una cover altrettanto bella.
Nancy è un'altra donna inquieta, meno romanticamente ribelle e indipendente della Ruby Tuesday degli Stones, ma altrettanto struggente nella sua solitudine. Una suicida di Montrèal, una figura meno forte e risoluta, ma che viene ricordata da tutte le voci della canzone con la solita delicatezza di cui Cohen riesce a farsi meraviglioso portavoce.


It seems so long ago, 
none of us were strong; 
Nancy wore green stockings 
and she slept with everyone. 
She never said she'd wait for us 
although she was alone, 
I think she fell in love for us 
in nineteen sixty one, 
in nineteen sixty one. 

It seems so long ago, 
Nancy was alone, 
a forty five beside her head, 
an open telephone. 
We told her she was beautiful, 
we told her she was free 
but none of us would meet her in 
the House of Mystery, 
the House of Mystery. 


Ruby Tuesday


Dopo aver fatto le sei di mattina per chiudere Via Brin, l'altro giorno, e dopo aver montato la mostra (di cui posterò le foto a breve), sono tornata a casa e mi sono rimessa a disegnare e ad ascoltare un po' di musica. Quella che piace a me, cantautori, musica folk americana, quella da attaccarsi al tubo del gas, insomma. E ho deciso di realizzare delle illustrazioni a tema, il tema cioè delle donne nelle canzoni. Niente di trascendentale o particolamente originale, ce lo so, ma visto che è disegnare per me non m'importa niente. La prima è lei, la protagonista raccontata in Ruby Tuesday. Spero di aver reso in parte  quello sguardo da animale braccato a cui penso sempre quando ascolto le parole.


Don't question why she needs to be so free 
She'll tell you it's the only way to be 
She just can't be chained 
To a life where nothing's gained 
And nothing's lost 
At such a cost 

There's no time to lose, I heard her say 
Catch your dreams before they slip away 
Dying all the time 
Lose your dreams 
And you will lose your mind. 
Ain't life unkind




lunedì 21 giugno 2010

Interviù

La mia prima intervista, che amozione. Ho dimenticato di salutare tutti quelli che mi conoscono, mannagg'.

domenica 20 giugno 2010

Via Brin n.0



La copertina del numero zero di un fumetto scritto da Angelo Ciniglio e Luca Esposito.

Per altre info cliccate qui.

Se volete affetto, invece, cliccate qui.

Sobrie strette di mano, qui.