martedì 23 dicembre 2008

Natale incombe


Come ogni anno non manderò messaggini e mail, è noto ai più che sono una capra rude e accidiosa. Non me ne vanto, ma nemmeno me ne frega un cazzo!
Non è mica colpa mia se in una delle mie due famiglie si apriranno i regali prima di mezzanotte senza nemmeno averli messi prima sotto l'albero e c'è chi si siederà a tavola in pigiama! Quindi non mi rompete le palle con lo spirito natalizio della bontitudine.
Lascio uno schizzo, e quello va per quello.
A bientot!

Mi ho preso la laura


E poi mi ho laureata. Belle le scuole grosse. Mi sento elettrizzata, felice come non mai ora che le mie giornate si articolano in dormite fino alle 9-10, disegno tutto il giorno, cibo, disegno, puntatine serali dal mio pusher di fumetti per fare due chiacchiere tra nerds e disegno di nuovo.
E poi ha smesso di piovere,finalmente, e il cielo è di un celeste terso e freddissimo, e io sorrido, dico meno parolacce e bestemmie del solito e tengo gli occhi sgranati e annuso in giro per il mondo.

domenica 7 dicembre 2008

Iammuncenn

All'oggi mi ritrovo a dover resistere alle tentazioni del mio amico Simone che mi propone un pomeriggio all'insegna di crepes alle palle di gelato, Mac e passeggiate in favore del dover terminare la tesi. Penso che tra poco meno di due settimane sarò una donna dottoressa in Questa Minchia, ma non è uno sprone bastevole a concentrarmi su ciò che dovrei fare mentre ho già la testa allo zampone con le lenticchie.
Anche perchè concentarsi diventa oltremodo difficile con una famiglia che abita nella doccia di questa mia nuova casa a Napoli. O meglio, nella finestrella non-chiudibile che incombe sulla doccia. Della vecchia con l'alzheimer non sono sicura, ma del patriarca oh si se lo sono! Sembrano le voci di The Others, ogni tanto si fanno sentire, ma il padre di famiglia è incredibile, è come se ce lo avessi a tavola!
La vecchia inizia ogni giorno alle 8 con le sue speculazini filosofiche, che cominciano con "Iammuncenn, Iammuncenn, Iammuncenn" e finiscono a mezzogiorno con "Iammuncenn, Iammuncenn, Iammuncenn".
A volte, di domenica solitamente, varia. Di solito dando della puttana alla sua badante verosimilmente rumena che risponde puntigliosa con "Sola! Sola tu deve stare!", altre volte provando diverse tonalità e pigli reinterpretando la frase "Nonzignore!!".
Questo è quanto. Torno in miniera.

mercoledì 3 dicembre 2008

Tornata dalla fantasia

Andare a teatro per vedere Arturo Brachetti è un'esperienza che mette alla prova il tuo stato emozionale, ed è sempre così, ogni anno.
Ogni anno lo aspetto con l'ansia del Natale quando ero bambina, e ogni volta, a fine spettacolo, torno a casa camminando a mezzo metro da terra.
Questa volta è stato particolarmente emozionante, perchè ho vissuto quella sua "dimensione" diciamo così, da più vicino, e sembrava così reale e tangibile quella magia, anche giù dal palco, che quando sono partiti tutti mi sono sentita un gran magone, un cattivo umore che non sapevo spiegarmi, se non con la consapevolezza che tutta la meraviglia, in città, era scomparsa, e tutto di nuovo era opaco, usuale.
Per chi crede come me nella forza concreta della fantasia è sempre difficile tornare alle cose di tutti i giorni, alle litigate con la Telecom che non attiva la linea, alle file alla segreteria dell'università...
E che stizza le bacucche impellicciate dietro di me, la sera dello spettacolo, che commentavano con sufficienza la poesia delle ballerine di tip tap, dell'Elephant Man di Arturo solo perchè non era il solito circo che è chiamato a mettere in scena per la sua stessa natura di trasformista, e cui sono abituate ormai da anni, per poterne poi parlare ai tornei di burraco con buona pace delle amiche in formaldeide che non ci sono andate.
Io sono stata una settimana in estasi, dopo quella sera, e ho ancora gli occhi pieni di tutta quella delicata immaginazione così, tutta insieme.











venerdì 10 ottobre 2008

Se vedemio

E' quasi tutto pronto, per la prima volta mi trovo a chiedermi quali siano gli oggetti a cui tengo di più, quelli che vale la pena portare, e con mia grande sorpresa mi accorgo che quelli a cui sono affezionata sono molti di più di quanto non mi aspettassi.
Lo dico perchè è un pò di tempo che gli unici oggetti ai quali mi sento veramente legata dico essere (e mi vanto della mia catartica visione delle cose materiali) una matita particolare e la mia tavoletta grafica.
Poi prendi la foto col nonno, la tammorra, il disegno del coach, il disco di Leonard Cohen...

Non è solo scegliere le cose da portare, sarò comunque vicina a casa. E' proprio andare via, arrivare a scrivere l'ultima parola di una pagina e trovarsene di fronte un'altra immacolata, ovviamente.
Sono successe così tante cose in questo periodo, e ancora cerco il capo della matassa. Il tempo di buttarsi nel lavoro è finito, ed è semplicemente ricominciata la routine, che cerco comunque di prendere con slancio.

E poi ci sono quei viaggi che mi aspettano, quei lavori che aspettano di gratificarmi (lo so!), e poi, chiaro, casa nuova.


(un vecchio schizzo trovato scavando)

sabato 23 agosto 2008

Bèk II, e Carlos Meglia


Tornata dalla Francia e da Potenza. Tornata soprattutto con una brutta notizia che non riesco a dimenticare.
Carlos mi ha detto cose vere, cose utili e cose che non avrei mai immaginato. E non avrei mai immaginato nella vita di incontrare una persona come lui.
Ma io l'ho battutto a biliardino.
ERRATA CORRIGE: Il buon Gian Marco De Francisco, caro compagno di stage a La Salle e troppo poco spesso di fiere, nonchè gran fusto, mi fa notare che a battere Carlos Meglia a biliardino non solo c'era anche lui, ma aggiungerei che ha avuto gran parte del merito della suddetta vittoria con i suoi virili e perentori scatti di polso e di reni. E' vero.

martedì 29 luglio 2008

Riparto


Domani a quest'ora dovrei essere nel mio albergo a Tolosa, un pò eccitata per il mio primo viaggio veramente da sola e un pò avvilita per esserlo.

Torno tra un pò di settimane, e lascio ad aspettarmi questa nuova versione di Liz Sherman, che spero renda un pò meglio onore all'originale, dopo lo scempio del primo tentativo.


"Saluto tutti senza inchino / e vado via sfumando"

giovedì 10 luglio 2008

Tofa


Chevvenepare della nuova intestazione del blog? Qui sopra in tutta la sua interezza di tofa. Trovo mi rappresenti di più di quello di prima, troppo fiqo e fèscion.
Dovrei studiare, ma tutto ciò di cui avrei voglia è disegnare e colorare, disegnare e colorare.

domenica 29 giugno 2008

Zoccole badanti

Come il titolo potrebbe far pensare ai più reazionari non mi riferisco alle polacche che ci rubano i mariti dopo essere entrate in casa per cambiare il pappagallo al nonno, ma, ispirata dai recenti fatti di cronaca subìti dal mio cane, al fatto che noi a Napoli c'abbiamo zoccole così grosse e dalle sembianze umane che molti le addestrano per gli scopi più impensati.
Molti le utilizzano ad esempio per rassettare la casa, o mettere a letto i bambini; altre dormono a casa loro, ma poi la mattina presto hanno le chiavi per venire a fare il caffè alle famiglie senza far rumore bussando. Ce ne sono alcune che schiaffeggiano i nonni quando si lamentano perchè vogliono troppe medicine, e sono molto utili perchè hanno il pugno fermo che i parenti non hanno cuore di ostentare nei confronti di un nonno.
Assumono sembianze di questo tipo:


e presto saranno colorate.

Ps. La zoccola appartiene alla saga dei topacchioni

venerdì 20 giugno 2008

V day



Questo è un disegno per me, vaffanculo! Stanca che la mia filantropia si ritorca contro me stessa e che la mia ingenuità sia tanto sconfinata che prima o poi la selezione naturale me ne chiederà conto.
L'altra versione è su
www.ninachora.blogspot.com , per chi proprio morisse dalla voglia.


E per di più il mio cane è stato pure morso da una zoccola!

domenica 15 giugno 2008

Bibo

Schizzo per un lavoro, poi scartato.

venerdì 6 giugno 2008

Voglia di mie rubriche



Arriva la stagione estiva, finiscono tutte le trasmissioni e iniziano le repliche di Beverlills, si moltiplicano i consigli sulla prova costume e le pubblicità dei Kellog's e di Kilokal, per chi vuole dimagrire 10 kg in due giorni (nel caso in cui si decida estemporaneamente per una gita al mare).
Insomma, la gente ha voglia di leggerezza.
E per questo, a grande richiesta, presto tornerà la rubrica ANATOMIA DI UNA DIVA e una nuova elettrizzante rubrica 2008:
QUANTE SCIOCCHEZZE DICONO GLI ASSORBENTI!

L'illustrazione non è significativa di quanto detto, ma l'ho fatta.

domenica 25 maggio 2008

Sketches

Stamattina ho questa faccia. Sto disegnando parecchio, delle prove di personaggi per un progetto che spero non si risolva in una puzzetta.




lunedì 12 maggio 2008

Vita da scennon

(Ho già postato quest'illustrazione,ma era troppo adatta al contenuto!)


C'era una volta, in un locale del centro storico di Napule, un bagno guasto: ci avevano scaricato dentro una bomboletta di deodorante e un assorbente usato.
C'erano una volta i clienti di questo locale:

Cliente1:Scusa, il bagno?
Margherita e/o Lucio:E' guasto, mi dispiace.
C1: Eh, guasto!

M/L: Eh, guasto.
C1: Ma... guasto guasto?
M/L: Già, proprio guasto guasto guasto.

Cliente2: Mi dai le chiavi del bagno?
M/L: No, è guasto.
C2: wa, io 'na pisciata mi volevo fà!
(della serie: e che te vuliv fà, a' doccia?)


Cliente3 (avvenente fanciulla): Scusa, il bagno?
L: E' guasto.
C3: Ma...davvero? (sbattendo le ciglia e mostrando la latteria)
L: Si, davvero.
C3: Sicuro sicuro?
L: Si, sicuro, sono l'idraulico.

Cliente4 (coppia): Ma il bagno è chiuso?
M/L: No, è rotto.
C4: Ma è per la ragazza...
M/L: Ahhhh! Allora è aggiustato.

Cliente5 invece è una coppia di ragazze che sono sgattaiolate di soppiatto al cesso, il masto le ha seguite per dirgli che era guasto, e loro di tutta risposta hanno chiuso la porta dell'antibagno dicendo che si sarebbero solo lavate le mani.
Beh, dallo spiraglio della porta che è a soffietto Gianfry vede queste due che si calano le mutande e pisciano nel lavandino!!!

E sembrava che l'abbrutimento umano avesse grattato il fondo con questo episodio, ma oltre il fondo c'è la metropolitana!!

Ebbene, sfugge al controllo, sabato scorso, un elemento noto ai più come il cocainomane avvezzo a sradicare piante dai vasi comunali per offrirli in pegno a Lucio in cambio di una birra. Piante come rolex in regalo, catene d'oro etc "perchè tu sì n'amic".
Comunque, questo sbuca dal bagno e prima di scappare si sofferma sulla mia persona cercando di attaccare bottone con frasi tipo "wa bella, si' toppabbella, mamma mia che occhi esaccerati, sorè!".

Comunque, passando poco dopo dal bagno sento

come un odore di fogna di Calcutta,
come di zolfo condito da vomito a pezzettoni
come di carogna decomposta decorata da ghirlande di assorbenti usati

Lucio è sceso a verificare, e ha detto che era larga circa 30 cm per almeno 10 di altezza, semisolida, semiliquida.

Costui aveva cacato in un secchio.

lunedì 28 aprile 2008

Comicon

Finito il tour de force dei quattro giorni al Comicon, mi sono svegliata alle 8 sicura che mia mamma stesse sfondando col martello da carpentiere tutta la casa. Invece erano gli operai, nell'appartamento di fianco, che RISTRUTTURAVANO.La mattina è iniziata con una iastemma alla madonna, dunque, fino a quando mi sono ricordata chi fossi e cosa avessi acquistato in questi giorni, e mi sono ringalluzzita.


AA.VV. , Monstars vol. 3

Nicola Pesce Editore

















Claire Wendling, Drawers 2.0

Le Cycliste










Giovanni Marchese - Luca Patanè, Ti sto cercando

Tunuè









Lucio Perrimezzi - Mauro Cao, Stupidomondo

Tunuè












Marco Corona, L' Ombra di Walt

Coconino Press














Gipi, S.

Coconino press


















Ho fatto il mio solito giro ricognitivo per gli editori, ho ricevuto alcuni "le faremo sapere" e alcuni "andrebbe bene", ma ormai ci sto faendo il callo, e preferisco non sbilanciarmi finchè non vedo che qualcuno di questi vaghi quanto laconici attestati di stima/indifferenza si concretizzino in qualcosa di più serio o di definitivo, in ogni caso. Sono stati quattro giorni duri, ma è un clima che mi piace, ho rivisto e conosciuto tante persone, riso con quelle che non vedevo da tempo, e svicolata da qualche inevitabile rattusamma dovuta al semplice assunto di essere standista (da elementi alquanto improbabili, per giunta), sfogliato il nuovo book meraviglioso di Rominz, rivisto il Coach e First Lady, e altri collettori (ma non abbastanza!). Ma in compenso abbiamo fissato a martedi prossimo la nostra pasta e patate con la provola, l'Eldorado che ci accomuna.
La richiesta di disegno del Comicon 2008 è stata eletta a furor di popolo "una donna con un'armatura da dinosauro", e si guadagna il gradino più alto del podio, per il secondo anno consecutivo, l'uomo che voleva "un barbaro con un'accetta arrugginita e insanguinata poggiata sulle spalle, una donna con ali di libellula che gli poggia una mano sul pettorale virile e tutta una schiera di mostri uccisi ai loro piedi". Lucio è passato a trovarmi tutti i giorni, e meno male, avevo bisogno di uno sprazzo di lucida realtà in mezzo a tutta quella catasta di gente con l'ascella pezzata. Peccato non essere riusciti a farci la foto in cui soppesavo soddisfatta il pacco della statua a grandezza naturale di Batman in quel dello stand di Micione. Sono stata contenta di aver rivisto uno dei professionisti che più stimo tra i disegnatori italiani, oltre che fu mio compagno di banco nello stage di La Salle con Carlos Meglia, Andrea Vivaldo. Una persona di un garbo e una gentilezza paragonabile solo alla sua bravura: mi si è aperto un mondo (di ammirazione) quando l'ho visto trafficare con la china, su quel suo segno elegante. Ho letto una sua storia su Monstars n.3, appunto, e mi sono ricordata puntualmente tutti i motivi per cui lo considero come lo considero.
Post-Comicon allo Shannon, dove ormai i derelitti si danno appuntamento per pisciare nei lavabi, con la Secca, Andrea, Manuel, Luca e Lucio, ovviamente. E' stato carino, mi mancava un pò stare insieme come ai vecchi tempi, senza supereroismi.












Aggiornamento delle 20.00: ho finito S., ed è bellissimo. Intimo, sincero, disegnato con una grazia disarmante. Da leggere assolutamente.

venerdì 18 aprile 2008

Old stuff


Mentre mi sbatto a disegnare e inchiostrare queste benedette 8 tavole da portare al Comicon e contemporaneamente cerco di trovare un buco di tempo anche per studiare il mio penultimo esame, il giorno prima del Comicon (!!), posto questa vecchia illustrazione di cui ho rivisto la colorazione. Presto roba fresca fresca, appena covata.

mercoledì 26 marzo 2008

Bentornata,grazie.


Schizzettino di mezza giornata per ammazzare il tempo mentre fagocitavo zolle di cioccolato nocciolato.
La colomba, quella no.
Cioè, io avrei pure voluto, ma una promoter molesta al supermercato, quando ha visto che mi trezziavo le scatole ammonticchiate, soppesando quella con triplo cioccolato e budino o quella con tiramisù e solo spruzzata di cacao, mi si avvicina a falcate, forse volendosi imporre psicologicamente visto che era un metro e una sputazza:

Promoter Molesta: Qui, oggi, regaliamo colombe! Se ne prendi una te ne regaliamo un'altra!
Margherita: No, grazie, me ne serve solo una.
PM: Si, ma qui stiamo REGALANDO!
M: Capisco. Non è un problema di oculatezza economica, è che me ne serve solo una e basta.
PM: Cioè, forse non hai capito: te la prendi e te la porti via e basta, io te la regalo!
M: Si, è molto carino da parte sua, ma non mi serve, sarebbe un peccato buttarla nell'immondizia!
PM: Bah. [allontanandosi e scuotendo il capo]

Dopo poco, Tania l'ignara di tutto fa la mia stessa pensata, trezziandosi anch'ella la piramide di palomme. La Promoter Molesta s'aggancia anche a lei, pur avendo notato che pilotava il mio stesso carrello:

PM: Regaliamo colombe! Una ne prendi e un'altra te la regalo!
M [verso suo patroclo] : Maronna, pigliamm' sta sfaccimm' e'colomba, pe ppiacer!

Epilogo: i miei si sono vergognati di me e sono scappati alla cassa senza colomba.

sabato 8 marzo 2008

Zazie e i cotton-fioc


Mi mancano poche pagine per finire Zazie nel metrò e già so che me ne innamorerò definitivamente all' ultimo punto. La versione CMYK è molto più brillante, ma tant'è...
Ieri ho conosciuto David Lloyd, che teneva un ciato di vino a pazzi e ho dovuto anche annuire compunta e a tre centimetri dalla sua faccia all'inglese very british e really drunk che impappava quella lingua di merda a troncamenti ed elisioni che mi hanno fatto capire tre quarti di cazzo (ma ho continuato diplomaticamente ad annuire: potevo mai dirgli "cioè, ma una lingua che per dire "camino" non sa trovare una parola tutta nuova e incellofanata ma deve usare "fireplace", "il posto del fuoco"..... almeno parla spiecato!" ?)
Comunque, è stato molto gentile e mi ha visto un pò i disegni: il responso è stato che a livello di stile ci sono, gli è piaciuto molto, ha detto che è potente e vitale, ma devo concentrarmi di più sulle espressioni dei volti (a questo punto ha detto che devo fare le facce allo specchio per vedere come paio se c' ho la wallera, se ho paura o devo fare cacca, e si è prodigato in milleuna faccia per fare gli esempi...) e far si che i personaggi che disegnano perdano quell'aria di "azione involontaria", e su questo niente da dire, c' ha ragione.
Pagliacceria a parte, sono stata contenta di poter parlare con calma con un professionista come lui. Mi ha raccontato degli aneddoti su Toppi, quelle cose da "forse non tutti sanno che" sulla Settimana Enigmistica.

Dopo questo incontro mi sono sentita ispirata, e stamattina davanti allo specchio (non facevo le facce ma mi spremevo un brufolo, ecco perchè non sono ancora fumettista affermata...) mi è venuta l' illuminazione: la prima scena dell'opera della mia vita. Il Sin City di Frank Miller, l' Hellboy di Mike Mignola.
La scena è la seguente:

C'è uno che si pulisce le orecchie con dei cotton-fioc, e dopo averlo usato, lo butta ognuno nel cesso. Le vignette della prima striscia dovrebbero susseguirsi così, una serie di cotton-fioc lanciati in direzione del cesso ma che rimbalzano sulla ciambella ed escono fuori.
Didascalia: "Se ogni mattina non faccio centro col cotton-fioc nel cesso, sballo il karma del mondo. Ci tento finchè non riesco, poi sono più tranquillo."

Si accettano aspiranti sceneggiatori che partano da questa mia scena iniziale per sviluppare una storia fino a tre tomi.

sabato 16 febbraio 2008

Andamento lento



Inizio a vedere le palombelle davanti agli occhi dopo soli due giorni di lavoro consecutivi.

venerdì 15 febbraio 2008

Non ce la fate

Avevo dimenticato i casi umani che s'incontrano lavorando allo Shannon. Due in particolare, meritano la mia attenzione:

- Caso umano n.1 (che per comodità chiameremo CU1)

CU1: "Che birre avete alla spina?"
Margherita: "Guarda, abbiamo la Riegle come Weisse, poi la Guinness, la Kilkenny, la Harp Lager e la Tennent's Super"
CU1: "Ah. Ma la Harp Strong non ce l'avete?"
Margherita: "No, l'abbiamo sostituita con la Tennent's"
CU1: "FOTTUTI BASTARDI."


- Casi umani n.2 (casI umanI perchè erano in 2, e anche loro per comodità li chiameremo CU2.)

CU2: "Puoi portarci qualche stuzzichino vicino alle birre? Magari un tipo che abbiamo assaggiato qui l'altra volta...qual'era..."
Margherita: "Eh, guarda, mi dispiace, ma stasera abbiamo solo un tipo, i salatini."
CU2: "Ah. Ma aspetta quali erano... I pistacchi, i pistacchi!"
Margherita: "Hem no... I pistacchi non ci sono, c'è solo questo mix di salatini, sai, quelli delle feste..."
CU2: "Ho capito... E magari portaceli separati, ogni tipo in una coppetta."
Margherita: "No, no, sono proprio tutti insieme mischiati, escono così proprio dalla busta!"
CU2: "Ah, va bene."

[Margherita porta a tavola le birre e i salatini. Il Caso Umano maschio prende in mano la coppetta con i salatini e la scruta come una scimmia cerca i pidocchi sul culo del vicino]

CU2: "Ecco, vedi? Alla fine sono solo di tre tipi..."
Margherita: "..."
CU2: [scavando un pretzel tra i vari salatini e ostentandolo con orgoglio] "Ecco! Quello che ho assaggiato e mi piaceva sapeva di questo!"


I'll drown.


giovedì 17 gennaio 2008